Alba
(elegia ruffiana sulla rima in ALBA)
Alba...
per scrivere questa canzone ho messo la sveglia all’alba
Alba...
occhi dolci e verdi colore della foglia di vitalba
di te si può dire di tutto ma non certo che sei scialba
Alba...
io farei capitale d’Italia in tuo onore la città di Alba
io per te accorcerei il salamino Galbani e lo chiamerei salamino Galba
io per te cambierei il nome all’isola d’Elba e la chiamerei isola d’Alba
Alba...
ti conoscono in tutto il mondo e anche in Cina cantano in coro:
“Alba, quanto mi galba, quanto mi galba!”
Alba...
Alba...
Alba...
non sono al Top
o anche: “Ballata del socio Coop”
(esplorazione/sponsorizzante della rima in OP)
Non sono al top
no! no!
non sono al top
da un momento all’altro potrei fare flop (?)
mi sento come
un fagotto stonato
che suona il bebop
o peggio ancora
un coro di alpini
che intona una musica pop
Non sono al top
lo sento sto entrando
in un lungo periodo
di crisi non stop
ma si! quasi quasi mi faccio un giretto
in un sexy shop
oppure mi sparo
un bel fil di Bergman in Cinemascope
o peggio mi vedo le sette puntate che ho registrato
di una stupida soap
Non sono al top
per niente al top
BASTA!
questa situazione non può andare avanti
devo darci uno stop
prendo una decisione drastica:
vado a fare la spesa alla Coop
e non me ne importa
se ho la macchina guasta
farò l’autostop
ecco la vedo già in lontananza brillare di luci e colori: ecco la Coop
ma addirittura questa è più grande... è un Ipercoop
e in un attimo.. op!
sono dentro alla coop
e magicamente la mia vita cambia... e op!
mi metto a ballare e con un tubo di gomma ora fo’ l’hula op
macché sexy shop
ora davvero, perdinci davvero mi sento al top
ora che anch’io sono diventato un socio-Coop
mi sento come in una fiaba di quelle analizzate morfologicamente da Vladimir Propp
(parlato)
il mio carrello diventa un cavallo bianco
che fiuta le offerte nel bosco di scaffali
poi mi avvicino all’uscita del castello
ecco la mia principessa
la cassiera Luisa
che mi guarda con occho sognanti
io la amo e la la rapirò
e la porterò via sul mio cavallo/carrello bianco...
...galop... galop... galop...
Sono indagato dal pool
Stavo tranquillo a guardarmi un vecchio film di peter ‘o Toole
e intanto con mia zia Tina col suo vestitino di tulle
giocavo a poker, avevo in mano un full
quando ad un tratto proprio sul
momento più bello arriva la finanza e mi dice che: sono indagato dal pool
dicono che alle ultime elezioni ho truccato gli exit-pool
aiuto voglio fuggire a Kabul
oppure in Corea a Seul
o forse (a farmi le canne) in Turchia a Istanbul
o travestirmi da nero e vivere in Africa dentro a un tucul
dovunque e comunque me la caverò con quel po’ di inglese imparato alla British Scool
poi fra un po’ tornerò e per vincere le elezioni truccherò di nuovo gli exit pool
donne del sudan
kamasutra includan
e che nessuna escludan
ma che soprattutto le tue coronarie reggano a tanta emozione e non si occludan
e che questi tuoi piccoli problemi di salute le gioie del sesso non ti precludan
e che a causa delle tue eiaculazioni precoci questi rapporti velocemente non si concludan
ahh! le donne del Sudan...!
e mentre le tende d’amore e di sesso trasudan
ecco arrivare i cammelli che nelle sabbie mobili spesso s’impaludan
con sopra incazzati gli uomini delle donne del Sudan
di rabbia e sudore i loro volti trasudan
(e sembra che anche le mani) pericolosamente gli prudan
ti guardano male e intanto la spada snudan
tu (da bravo occidentale abituato alla corruzione)gli dai centomila e speri con questo che un occhio chiudan
(e che in quelle mani rugose mangiate dal sole quello stupido foglio racchiudan)
e che la rigida legge dell’orgoglio maschile per una volta eludan
e che nello loro tradizioni più antiche e crudeli stupidamente non si richiudan
o che almeno nel caldo deserto si formino strani miraggi di donne danzanti che per un poco li illudan
mentre tu te la dai a gambe lasciando insoddisfatte quelle povere donne del Sudan
FAMMI UNO STREEP
(esplorazione perversa della rima in IP)
dedicata a Roberto Grassi - telefonista lascivo
Dai fammi uno streep
fai scendere pian piano sulla tua schiena la zip
e poi togliti tutto persino gli slip
ed io con la mia telecamera, novello Tinto Brass, ne farò un videoclip
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uhmm... ti stai già spogliando... mio Dio che trip
sento già gli uccellini cantare… cip cip
quando cadrà l’ultimo velo griderò: Hurrà! hip hip!
mi sembrerà di aver vinto il CAMEL TROPHY con la mia jeep
mi sembrerà di aver vinto quaranta miliardi giocando al TOTIP
ah... questa sì che è una vita da vip
mica come mio cognato Roberto che lavora alla SIP
che dice “faccio un lavoro d’équipe”
e poi si rincoglionisce tutto il giorno con quei microchip
che per eccitarlo sua moglie la notte si deve vestire da telefono e fare bip bip
... ehmmm... scusami mi ero distratto… uhmm… sei quasi alla fine,
(come sei bella mi sembri la Valeria Marini nei distributori IP)
dai gettami in faccia gli slip
bianchi, immacolati... li hai forse lavati con LIP?
....uhmm… mio Dio che slip
che streep
che trip